Una delle feste più amate dai bambini, forse per i colori dei costumi o i coriandoli gettati in aria con quell’allegria quasi contagiosa che solo chi si approccia alla vita può vivere nella forma più pura. Nell’articolo troverete il racconto delle origini oltre alle feste di Carnevale più belle del nord Italia.
Dove è nato il Carnevale?
Le sue origini si fanno risalire ai riti di purificazione che si svolgevano nell’antica Grecia e nella civiltà romana. Una tradizione che segnava il passaggio tra l’inverno e la primavera, ufficializzata nel 1926 dal Senato della Repubblica per poi arrivare a Venezia e nelle altre città italiane.
Il Carnevale a Venezia, le maschere più belle in Italia e informazioni utili
Venezia, con i suoi canali e quell’atmosfera misteriosa che la caratterizza, è sicuramente una delle più belle location per festeggiare il Carnevale in Italia.
Se avete visto Venezia durante questa festa, sono certa che sarete rimasti stupiti nell’osservare ed ammirare la cura e la bellezza delle maschere veneziane di Carnevale. Una vera e propria opera d’arte che rende il Carnevale veneziano uno degli eventi più ambiti non solo in Italia ma nel mondo.
Per prima cosa vi sarà utile sapere che la maschera era considerata un simbolo di libertà. Indossarla permetteva a tutti di estraniarsi dalla propria quotidianità. Una libertà dalla propria identità e dal ceto a cui si apparteneva, impensabile in qualsiasi altra occasione.
Ad occuparsi della realizzazione di queste opere d’arte erano i “mascheri”. Tra le maschere più conosciute del Carnevale veneziano, troviamo la Moretta. Utilizzata dalle donne, era una maschera ovale di velluto scuro di origine francese e dalle dimensioni contenute. Veniva soprannominata maschera muta perché, chi la indossava, doveva tenere un piccolo bottone in bocca.
La più semplice era la Bauta, detta Larva: una maschera bianca che nascondeva il viso ma consentiva anche di bere e mangiare. Veniva indossata insieme al costume tipico che si usava in abbinamento: un mantello scuro (il tabarro) e un tricorno nero sulla testa.
Tra le vie di Venezia un’altra maschera fa da protagonista: si tratta di quella del medico della peste, usata dai dottori all’epoca. La maschera, dalla forma lunga con un becco aquilino, dava la possibilità al medico di non sentire sgradevoli odori grazie al filtro alle erbe posizionato al suo interno.
Come si svolge il Carnevale di Venezia, uno dei più affascinanti in Italia?
A Venezia il Carnevale prende vita a partire da quello che prima era chiamato il volo della Colombina, oggi volo dell’Angelo. Una tradizione che nasce nel Cinquecento e che viene ripetuta ogni anno, la prima domenica del Carnevale. La settimana successiva si svolge il volo dell’Aquila. La festa si conclude con lo Svolto del Leon, la bandiera veneziana viene innalzata fino al Campanile e nel mentre l’inno di San Marco risuona nella Piazza.
Venezia si distingue anche per un altro aspetto legato al Carnevale ossia la capacità di unire tradizione e modernità in uno spettacolo unico nel suo genere. La festa veneziana sull’acqua di Rio di Cannaregio vede l’esibizione di acrobati e danzatori tra musica e spettacoli di luci. Se volete scoprire questa bellissima città, leggete il mio articolo.
Quali sono altri luoghi per festeggiare il Carnevale?
Un’altra città in cui festeggiare il Carnevale nel nord Italia è Verona. Il nome di origine era e’Bacanàl del Gnoco, un evento nato nel XVI° secolo nel quartiere San Zeno per la distribuzione di prodotti alimentari e viveri alla popolazione più povera.
Il Carnevale di Verona inizia dalla sfilata dei carri tra le vie del centro storico. Ci sono esibizioni varie oltre ai bellissimi carri, tra cui majorettes accompagnate da bande musicali. Una folla festante accoglie da sempre i carri e le migliaia di figuranti che ogni anno animano le vie di Verona.
Dalla sfilata dei carri si passa alla storica regata che si svolge sul fiume Adige e al Carnevale sul Liston: qui le maschere tipiche cittadine prendono parte a un bellissimo evento di festa in Piazza Brà. A concludere il Carnevale, oltre all’arrivo del martedì grasso, è l’ultimo evento cittadino.
Si tratta di Luni Pignatar nel quartiere di Santo Stefano dove viene distribuito minestrone alla popolazione. Nasce dal Duca della Pignatta che si diceva dovesse tutta la sua ricchezza ad una pignatta piena d’oro, trovata in un bosco.
Non potendo distribuire oro, ad oggi è il minestrone a riempire la famosa pignatta e le persone che partecipano al Carnevale a beneficiarne.
Il giorno di Quaresima vi suggerisco di raggiungere la frazione di Parona per partecipare alla Festa della Renga: vi attendono sfilate allegoriche, polenta e vino caldo oltre a un accompagnamento musicale da non perdere.
Verona, così come Venezia, è una città romantica da visitare anche con una gita in giornata. Le vicende di Romeo e Giulietta l’hanno resa una città conosciuta in tutto il mondo, che ne dite di scoprirla insieme? In questo articolo vi andrò a suggerire i punti più belli per visitare!