Il Santuario della Madonna della Corona e dintorni

Paola Tiberio

Laureata in Architettura al Politecnico di Milano, da sempre appassionata di Viaggi e con una passione inesauribile per le Case, dall’anno 2000 libero professionista e successivamente Responsabile di proprietà ad uso turistico, è la fondatrice di Gardalake Homedesign…

Il Santuario della Madonna della Corona si trova a Ferrara di Monte Baldo, più precisamente a Spiazzi, in provincia di Verona ed è uno dei luoghi più affascinanti in Italia. Il 2022 vedrà l’inizio dell’anno giubilare.  

Sono infatti trascorsi 500 anni da quando la statua della Vergine è custodita nel santuario. Ritenuta una vera e propria apparizione dall’isola di Rodi ma, in realtà, altro non era che un dono da parte di Ludovico di Castelbarco. 

La sua posizione panoramica con affaccio diretto sulla Valle dell’Adige lo rende alquanto suggestivo e viene considerato un luogo di preghiera e di meditazione. 

Nell’articolo troverete una guida completa alla visita oltre ad alcuni suggerimenti per i dintorni. 

Come arrivare al santuario della Madonna della Corona? 

Il santuario, come detto in precedenza, si trova a 774 metri di altitudine e, per raggiungerlo, si può parcheggiare nel paese di Spiazzi, per poi percorrere un sentiero in discesa.  

Per chi volesse evitare la camminata è disponibile un servizio di bus navetta che porta direttamente al santuario. Gli orari li potete consultare sulla pagina della compagnia. 

Lo potete visitare tutto l’anno, sarete voi a scegliere il periodo in cui farlo. Un altro modo per raggiungerlo è un percorso ben più lungo e faticoso, non adatto a tutti visto il dislivello che presenta. 

Sto parlando del sentiero della Speranza o sentiero del Pellegrino, con partenza a Brentino Belluno e il cui nome evoca il desiderio di ritrovare una sensazione di pace quasi svanita. Nato come percorso di pellegrinaggio, conserva ad oggi la sua funzione. 

Il tempo medio di percorrenza è di due ore ma, come è ovvio che sia, dipende dal vostro passo. 

Nel sentiero si alternano scale a tratti in costante salita, godetevi qualche minuto di pausa alla Croce, ammirando la vista panoramica sulla Valle dell’Adige o in corrispondenza della Grotta della pietà. 

Cosa vedere al santuario? Guida alla visita e cenni storici

Il santuario si trova in una vera e propria corona di rocce e da qui ha origine il suo nome, un luogo mistico e surreale.  

Inizialmente era abitato da un gruppo di monaci benedettini provenienti dal monastero di San Zeno a Verona che avevano scelto di vivere come eremiti. 

A fine del 1200 è stata edificata una piccola chiesetta e, al suo interno, si trovava un affresco dedicato alla Madonna poi dislocato e ad oggi visitabile. La chiesa ha poi subito un cambio di proprietà passando ai cavalieri di Rodi. Nel corso degli anni il monastero ha visto diversi ampliamenti fino a quello definitivo, nel 1978. 

La Scala Santa

Nel Santuario della Madonna della Corona si trova la Scala Santa, percorsa da Gesù nel giorno della flagellazione. Proprio per questo i fedeli devono onorarla nel rispetto della tradizione e della crocifissione (la salita avviene in ginocchio), per celebrare la passione di Cristo.   

Ai lati sono dipinte le scene della passione del Signore che conducono il fedele alla preghiera e alla meditazione.  

Una volta entrati, ci si sente come avvolti da una sensazione di pace e devozione, tipica di questi luoghi sperduti.

Oltre alla Scala Santa, sono da vedere le tavolette ex voto: 160 piccole opere che rappresentavano le grazie compiute dalla Madonna della Corona. Sempre all’interno del santuario sono presenti statue in marmo bianco, realizzate dallo scultore Ugo Zannoni. 

La sua importanza è stata resa ancora più evidente dalla visita di Papa Giovanni Paolo II nel 1988 e dal conseguente riconoscimento di Basilica Minore. In prossimità del santuario è presente un bar per garantire un punto di ristoro a fedeli e turisti, un’esigenza non più rimandabile per il continuo afflusso di persone.

I dintorni del Santuario della Madonna della Corona: Bardolino 

Oltre alla bellissima Verona, ci sono alcune delle più belle località del lago di Garda ad attendervi. Tra queste non si può non citare Bardolino. Una volta arrivati, iniziate ad esplorare il centro storico soffermandovi sui dettagli. 

Le case erano abitate dai pescatori e la loro collocazione seguiva lo schema della lisca di pesce, per agevolare il trasporto delle barche proprio davanti al luogo di abitazione. Una scelta dettata dal bisogno di mettere in sicurezza il mezzo che permetteva il sostentamento dell’intera famiglia. 

Ci sono vari punti di interesse da non perdere a Bardolino, a cominciare dalla Chiesa di San Zeno o a quella di San Severo o ancora il suo bellissimo castello. 

Se volete conoscere il prodotto per eccellenza di questo piccolo paese sul lago, il vino Bardolino Doc, vi suggerisco di passeggiare tra i suoi vigneti. 

Un percorso nato a marzo del 2020 che presenta ben diciotto sentieri tra vigne e cantine della zona, percorribili in bici o a piedi. Per decidere il percorso ed evitare di perdervi, sono certa che sarete contenti di sapere che esiste un’applicazione della regione Veneto, Veneto outdoor, dove troverete tutti i dettagli.  

I piatti tipici di Bardolino

Per quanto riguarda i piatti tipici di Bardolino, non si può non parlare del buonissimo pesce di lago e, in particolare, del risotto con la Tinca o dell’anguilla, preparata alla griglia nella maggior parte dei casi. 

I dintorni del lago di Garda, così come i suoi stessi paesi, sono un patrimonio dal valore inestimabile, sia dal punto di vista storico che paesaggistico. 

Share

Condividi su facebook
Condividi su whatsapp
Condividi su pinterest
Condividi su twitter
Condividi su linkedin
Condividi su telegram
Condividi su email