PARCO GIARDINO SIGURTA’

Il secondo Parco più bello d'Europa

Paola Tiberio

Laureata in Architettura al Politecnico di Milano, da sempre appassionata di Viaggi e con una passione inesauribile per le Case, dall’anno 2000 libero professionista e successivamente Responsabile di proprietà ad uso turistico, è la fondatrice di Gardalake Homedesign…

Nel tanto amato giardino di Valeggio sul Mincio, il poeta Ippolito Pindemonte compose un epigramma che recita così:

“Sì Dilettosa Qui Scorre La Vita

Ch’io Qui scrupolo

Avrei Farmi Eremita”

Il Parco giardino Sigurtà, riconosciuto come Secondo Parco più bello d’Europa, grazie all’impegno, alla passione e alle interminabili cure è diventato un paradiso naturale d’inestimabile bellezza, ricco di incantevoli fioriture stagionali e verdi prati.

I Fiori sono il vanto del Parco. Basti pensare alle 30.000 rose collocate lungo il Viale delle Rose, un chilometro di bellezza in cui lasciarsi ammaliare dal profumo delle rose Queen Elizabeth o ai meravigliosi iris, ninfee, fiori di loto, ortensie, peonie e molte altre fioriture stagionali.

Nel cuore del Parco una distesa di prati verdi infonde serenità e una piacevole sensazione di benessere. Il Grande tappeto erboso, accoglie al suo interno i Laghetti Fioriti, punteggiati da ninfee e ibischi acquatici.

I giardini acquatici ospitano, tra marzo e aprile, l’evento “Tulipanomania” con aiuole traboccanti di coloratissimi tulipani. Con il numero record di un milione di bulbi è considerata la fioritura più importante d’Europa.

Affascina per la sua eleganza, la Grande Quercia, la pianta più antica del Parco e, sicuramente, uno dei punti più amati dai visitatori del Parco.

La visita al Parco riserva molte soprese come il Labirinto, realizzato con 1500 esemplari di tasso (Taxus baccata) su una superficie rettangolare di 2500 metri quadrati al cui centro sorge la Torre o la visita alla Meridiana Orizzontale che rappresenta il “Sole sorgente di vita”.

Il Parco nel corso degli anni ha avuto un importante approccio didattico: moltissimi gli itinerari educativi per bambini e ragazzi e le collaborazioni con vari musei veneti.

All’interno del Parco, il Giardino delle Piante Officinali permette di conoscere diverse essenze dalle preziose proprietà terapeutiche.

La Fattoria didattica, inoltre, un’area ludico-didattica destinata ai bambini e alle famiglie, aderisce al progetto per la Conservazione e la Valorizzazione di razze avicole locali Venete, con il supporto di Veneto Agricoltura. Nell’antica fattoria si possono vedere asini, pecore, caprette, galline, tacchini e anatre.

La Valle dei daini, infine, ospita splendidi esemplari di daini che vivono in libertà.

Un ricco calendario di eventi rende l’ingresso al Parco un piacevole appuntamento che si ripete ogni anno.

Parco Giardino Sigurtà, per una giornata all’insegna della serenità!

CENNI STORICI

Le origini del Parco Sigurtà, risalgono al 1417, anno in cui il nobile Gerolamo Contarini acquistò l’originaria fattoria agricola. All’interno del “Brolo cinto de Mura” esisteva un piccolo giardino geometrico adiacente alla casa principale dedicato all’ozio dei nobili.

Nel 1436 la tenuta fu acquistata dalla famiglia Guarienti, che ne mantenne la proprietà per 180 anni. In questo lungo periodo l’area fu suddivisa in appezzamenti destinati alla coltivazione, al frutteto, all’orto e al bosco in cui si praticava la caccia.

Il 1616 segna il passaggio alla famiglia Maffei che apportò importanti modifiche tra cui la costruzione di una maestosa dimora, per opera di uno dei più prestigiosi architetti del tempo Vincenzo Pellesina e l’acquisizione del diritto di irrigazione per attingere l’acqua dal vicino fiume Mincio. Al marchese, illuminato amante della Bellezza, dell’arte e dei giardini, si deve la trasformazione del Parco in un giardino Romantico all’inglese con l’accostamento di elementi naturali e artificiali.

Fu edificato il tempietto neo-gotico (oggi chiamato Eremo), il Castelletto e la Grotta, oggi punti di grande interesse.

La tenuta passò successivamente ai Conti Nuvoloni che segnarono, putroppo, il lento declino e divisione del Parco.

Nel 1859, durante le battaglie di Solferino e San Martino, giunsero al Parco gli imperatori Francesco Giuseppe I d’Austria e, successivamente, Napoleone III di Francia, ma ormai il luogo era destinato alla rovina.

 Nel 1941 la Famiglia Sigurtà acquistò il Parco e la Villa, in stato di evidente degrado ed abbandono ed intraprese la grandiosa opera di riqualificazione, riportando il giardino all’antico splendore. Le aride colline tornarono ad accogliere la lussureggiante vegetazione esaltata da piante secolari di maestosa bellezza e migliaia di preziosi bossi.

 Buona visita al Parco!

Share

Condividi su facebook
Condividi su whatsapp
Condividi su pinterest
Condividi su twitter
Condividi su linkedin
Condividi su telegram
Condividi su email